La sequenza di concerti è un successo: la cura degli
spettacoli basati anche sui caratteristici abbigliamenti, rende molto
positivo l'impatto sul pubblico. Il tour prosegue per poco più di due
anni e, nonostante i costi delle strutture live, tocca picchi veramente
interessanti.
Verso la fine del 1994 la band è costretta ad un radicale
cambiamento. La voce solista Guido Quaglia per cause patologiche
all'apparato vocale deve forzatamente, seguendo il parere di medici specialisti,
attenuare l'uso della voce. Nell'amarezza di dover abbandonare il progetto
"Queen", gli Ablaze, trovano però l'occasione per assaporare un
altro sogno: uno spettacolo interamente basato sulla musica e la storia
degli immortali PINK FLOYD.
Nonostante l'imponenza delle esibizioni, praticamente perfette dal punto
di vista musicale e tecnologico, il "Pink Floyd Story" viene esibito solo
in occasioni sporadiche a causa dei costi troppo elevati, per poi essere
definitivamente abbandonato.
Dal 1995 fino alla fine del 1996 la band si esibisce
poco a causa delle sempre più preoccupanti condizioni di salute del cantante
che, nel gennaio dell'anno seguente, deve sottoporsi ad un intervento
chirurgico per asportare alcuni noduli dalle corde vocali. La lunga riabilitazione
che ne segue lascia un'ombra di amarezza sul resto del gruppo che, comunque,
decide di continuare ad esibirsi (se non altro per non sottomettersi al
destino avverso) aggregando di volta in volta dei membri aggiuntivi. Nel
frattempo Mario Portalupi lascia il posto di bassista a Massimo
Didoné.
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